Albenga e il territorio

L'avventura della Violetta

In un passato non troppo lontano Villanova esportava in ogni angolo d'Europa un prodotto unico e prezioso: la violetta.

L'avventura della Violetta
L'avventura della Violetta

La storia di questa particolare coltivazione si mescola con le tradizione locali ed affonda le sue radici nei miti più arcaici.Conosciuta fin dall'antichità, questa pianta proviene dall'Asia Minore ed era già presente in Grecia in epoca precristiana; le prime notizie sicure risalgono però alla Francia Medievale ed il suo uso nella preparazione di farmaci contro il mal di testa ed in profumeria era attestato nel periodo della Rivoluzione Francese. Proprio in quest'epoca la domanda crebbe molto e la raccolta spontanea nei boschi non fu più sufficiente a soddisfare le esigenze del mercato, per cui iniziarono piccole coltivazioni sotto protezione attorno a Parigi e alle altre grandi città.
Sotto l'Impero e la Restaurazione, la violetta simbolo di luce, fu largamente commercializzata.
L'uso ornamentale si sviluppò più tardi, quando ci si rese conto della sua capacità di avere una fioritura invernale più abbondante rispetto ad altre specie.

Dalla metà del XIX secolo si passò ad una produzione più articolata, agevolata dalle nuove possibilità di trasporto legate alla nascente ferrovia; a Villanova d'Albenga le prime coltivazioni sono riferibilial 1883 quando G. B. Cunetti impiantò le prime piante.
Di qui iniziò una rapida affermazione di questo tipo di coltivazione che portò Villanova d'Albenga ad esportazioni in tutta Europa; negli anni precedenti la Prima Guerra mondiale le esportazioni di fiori erano così ripartite:
Austria-Ungheria 40%;
Germania 30%;
Francia 10%;
Russia 10%;
Svizzera 5%;
altri paesi 5%.

Fino agli anni '70 del Novecento l'estensione delle coltivazioni di violetta continuò ad aumentare per poi iniziare un inesorabile declino che giunse alla scomparsa di questo tipo di coltivazione nel primo decennio del 2000.
Le cause di questo declino sono da ricercarsi nell'aumentata offerta di fiori recisi, spesso più resistenti e duttili, grazie ai miglioramenti genetici, altra causa è da ricercarsi nei diversi gusti dei consumatori ma, soprattutto, nella comparsa delle essenze sintetiche nella cosmesi, settore tradizionalmente portante per le coltivazioni di violetta.
Questo fiore rimane uno dei più versatili, utilizzato nell'industria dolciaria, nella gastronomia in genere, nella produzione di liquori, oltre al già citato settore cosmetico (saponette e profumi principalmente). Proprio la sua versatilità potrebbe permetterne un rilancio in un prossimo futuro, legato al suo utilizzo principalmente come prodotto lavorato ma anche come pianta in vaso ornamentale.
La violetta di Villanova tornerebbe così a esportare il suo inimitabile profumo.

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