Assistenza agrotecnica

Giornata sulla disinfezione del terreno

Protagonista dell'incontro il centro Agroinnova dell'Università di Torino

Giornata sulla disinfezione del terreno
Giornata sulla disinfezione del terreno

Presso la sala Matteo Gallinaro, gremita di circa 80 partecipanti, i relatori hanno presentato il programma dell'incontro: dopo i saluti del presidente dell'Ortofrutticola, Fabrizio Di Sibio, ha aperto i lavori il professor Angelo Garibaldi, presidente del centro Agroinnova.
Il professore ha evidenziato come la disinfezione del suolo e dei substrati colturali resta una pratica di estrema importanza nel settore orto-floro-frutticolo, indispensabile in sistemi colturali intensivi ove il ripetersi di cicli colturali nello stesso terreno o substrato comporta l'accumulo di pericolosi parassiti animali e vegetali, oltre che semi di infestanti.

A seguire l'intervento della professoressa Maria Lodovica Gullino, direttore del centro Agroinnova, che ha illustrato la storia della disinfezione del terreno, in particolare dal 2005 in avanti, data in cui il bromuro di metile è stato vietato. La relatrice ha evidenziato come il tema della disinfezione del terreno e dei substrati di coltivazione sia di grande attualità in un momento in cui il Regolamento europeo per la registrazione e la commercializzazione degli agrofarmaci rende estremamente complesso l'utilizzo di fumiganti, per motivi igienico-sanitari e anche ambientali.

Dopo questo intervento, che ha fatto il punto sul presente della fumigazione, la dottoressa Giovanna Gilardi del Centro Agroinnova dell'Università di Torino, ha fatto una panoramica su nuove tecniche allo studio dei ricercatori che hanno presentato i loro lavori al Simposio internazionale svoltosi a Torino nel luglio scorso; nell'arco di quattro giorni, 120 studiosi di 26 nazioni di tutto il mondo hanno approfondito l'argomento, presentando i risultati delle loro ricerche.
La dottoressa Gilardi ha illustrato alcune tecniche su cui si concentrano gli studi dei ricercatori convenuti a Torino: oltre alle già note pratiche che non prevedono l'utilizzo di sostanze chimiche, come la solarizzazione, la disinfezione a vapore, e la biofumigazione con brassicacee e con diverse specie officinali, la tecnica che desta il maggior interesse si chiama ASD (Anaerobic Soil Disinfestation), una alternativa biologica alla disinfezione. Questa pratica, che sta trovando molti consensi in Olanda, prevede che il terreno sia portato in condizioni di carenza di ossigeno, mediante interramento di sostanze ricche dal punto di vista nutritivo, poi bagnato e coperto con un film plastico. La giornata si è conclusa con l'intervento del Dottor Massimo Pugliese che ha illustrato il progetto "Refertil", il cui obiettivo principale è quello di sviluppare un sistema avanzato e completo per il trattamento dei rifiuti organici e il recupero dei nutrienti con impatto zero sul livello delle emissioni, dando vita a un ciclo virtuoso di elementi nutritivi e a sicuri, economici, ecologici e standardizzati fertilizzanti e ammendanti a base di compost combinato a biochar: si tratta di un fertilizzante ricco di fosforo e carbonio, nel senso che se aggiunto al suolo va a stoccare il carbonio quindi riduce le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera. La differenza con il semplice compost è che quest'ultimo è un ammendante, cioè povero di elementi nutritivi ma in grado di migliorare la struttura del terreno perché ricco di humus.

Concludendo il Professor Garibaldi ha sottolineato come gli agricoltori debbano gradualmente abituarsi a fare a meno dei vecchi fumiganti, ormai non più sostenibili dal punto di vista ambientale: la ricerca in questo campo è molto attiva nel ricercare soluzioni più compatibili dal punto di vista ambientale e le tecniche di disinfezione saranno sempre più mirate alle esigenze aziendali. Per questo motivo sarà sempre più importante che i consulenti siano sempre più specializzati anche in questo campo.

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