Santolina
Santolina: dissimulazione di santonina, da santonico, latino santonicum, greco santonikon “assenzio”, da Santones, popolazione gallica. Dioscoride, citato dal Mattioli, chiama Santonico una pianta simile all'assenzio, che dice nascere copiosa nella Francia abitata da quei popoli che chiamasi Santoni. In tempi remoti la Santolina era stata anche individuata con i nomi di Abrotano femina e Cipresso degli orti.

Genere Asteraceae (Compositae)
Sinonimi Santolina incana, Achillea chamaecyparissus
Altri nomi Crespolina
L'uso in cucina
Non sono noti utilizzi gastronomici della Santolina, a causa del suo aroma molto caratteristico e penetrante, ma non si può mai dire.
Proprietà medicamentose
Riguardo alla Santolina la medicina popolare confida in proprietà antispasmodiche intestinali; cicatrizzanti; digestive per il suo sapore amaro; emmenagoghe regolatrici del ciclo mestruale, non esenti però da rischi; vermifughe, usando i semi polverizzati contro tenie, ascaridi ed ossiuri; vulnerarie per la cura di piccole ferite.
Consigliata anche per purificare i reni, nei casi di itterizia e per alleviare il prurito conseguente a punture di insetti, infezioni della pelle e scabbia.
Il seme, bevuto col vino, era tenuto per buon rimedio contro i veleni mortiferi, il morso dei serpenti e la trafittura degli scorpioni.
L'impiego nella cosmesi
L'infuso delle sommità fiorite può essere adoperato per purificare la pelle del viso.